I Pirenei….spartiacque naturale e confine tra Francia e Spagna.
Questo tour e’ nato dalla voglia di addentrarci in questa catena montagnosa che nasconde ancora una natura incontaminata.
Abbiamo trovato un roadbook che ci consente di attraversarli per poco piu’ di meta’ lunghezza in territorio Spagnolo.A leggere bene sono 577 Km complessivi con 335 di piste quindi un bel giretto.
A questo punto ferie…e via.
Pur non pretendendo un viaggio da Indiana Jones partiamo alla volta di Perpignan sul confine tra Francia e Spagna. Il road book partirebbe originariamente da Llanca sulla Costa Brava ma vuoi il caldo soffocante vuoi i numerosi “turisti da spiaggia” ci fanno accorciare un po’ il percorso.Entriamo in Spagna nei pressi di Camprodon e ci agganciamo subito al roadbook,vista l’ora (primo pomeriggio) riusciamo a percorrere un po’ di piste che azzo ci portano gia’ da subito in quota….molto bene temperatura piu’ consona ai nostri gusti.
Il paesaggio si alterna tra aspre montagne e praterie in quota con un saliscendi tortuoso che ci porta a sera nei pressi di Puigcerda’ dove ci accampiamo per la notte in un raffinato campeggio. Cena in ristorante del campeggio tanto per rilassarci e far rilassare le nostre navigatrici.
L’indomani partiamo sempre lungo piste abbastanza semplici in direzione Andorra La Veilla Il piccolo Principato incastonato nei Pirenei a gestione mista Franco Spagnola. Deviamo per il centro citta’,d’obbligo shopping per le signore, visto che e’ ancora zona di porto franco quindi un po’ di convenienza c’e’.Campeggio veloce e a sera assaggiamo un’ottima paella al ristorante adiacente il camping inaffiata da altrettanto ottima sangria. Eh si non ci siamo fatti mancare quasi niente finora………comunque costi moooolto ragionevoli sia per i campeggi che per i ristoranti.
L’indomani si riparte,devo dire che i roadbook sono molto precisi,lungo una pista in foresta da cartolina chilometri e chilometri di alberi ci fanno assaporare paesaggi e profumi di questa terra.Quello che finora colpisce e’ il rapporto con la gente locale,gli Spagnoli viste anche le affinita’ linguistiche, ci vedono sempre di buon occhio e sono estremamente cordiali.Dopo una pausa pranzo in quota ci troviamo ad affrontare una pista tagliata a filo sul versante di una montagna,pista che restera’ nelle memorie di viaggio.Il percorso prevede lo scollina mento di questa montagna per arrivare ad Espot centro turistico invernale e non solo ma dopo 7 Km di salita con tornanti a filo del vuoto ci troviamo una brutta sorpresa…..la pista causa recenti piogge e’ inesorabilmente franata e sommersa da pietroni scesi dalle sovrastanti rocce. Bel problema siamo in tardo pomeriggio e potremo tentare di costruirci un passaggio ma poi riflettendo se questa non fosse la sola frana saremo costretti a un ulteriore lavoro di riparazione per poter proseguire. Dopo breve ma intensa incazzatura decidiamo per la via piu’ tranquilla si ridiscende lungo il versante e riprendiamo il noioso asfalto che in una mezzoretta ci porta ad Espot in campeggio.Peccato proprio in quanto il percorso era molto bello pero’ a volte bisogna seguire il buon senso quindi cena e programmazione del nuovo giorno di offroad.
Partiamo abbastanza tranquilli,visto che sara’ ahi noi l’ultimo giorno di fuoristrada,verso l’incantevole valle d’Aran che attraverseremo praticamente tutta in pista tranquilla direi quasi da suv.Il passo di Varrados segna la quota piu’ alta del percorso 2045 mt sotto un sole da spiaggia discendiamo verso Vielha dove praticamente il roadbook termina.
Ma ovviamente non il nostro viaggio……..ehehehe la nostra meta e’ Bilbao capitale Basca quindi risaliamo in direzione Francia per arrivare nel tardo pomeriggio a Lourdes. Qui troviamo un campeggio molto paricolare e’ in effetti l’unico campeggio con la reception mobile……cioe’ non c’e’ il canonico ufficio all’ingresso ma una attempata signora che con tranquillita’ ci dice “la reception cest moi” ahhhh benone con la sua borsetta a tracolla ci mostra il nostro spazio e quindi piantiamo l’ennesimo campo. A sera vista la vicinanza del centro visita d’obbligo alla famosa Grotta dove in mezzo a tanti turisti ci sono altrettanti ammalati che vedono il Lourdes una speranza per le loro malattie. Non sta di certo a noi giudicare ma le testimonianze di Fede che queste persone portano nel loro pellegrinaggio lasciano di certo il segno.E lo ricorderemo quando appena rientrati a casa sento che un ammalato in carrozzina e tornato a camminare dopo un bagno nell’Acqua della Grotta………..misteri ed e’ giusto che rimangano tali.
Proseguiamo il nostro viaggio in direzione Bilbao.Veloce trasferimento in autostrada e entriamo nella capitale Basca.
Il benvenuto ce lo da’ il famoso Museo Guggenheim proprio all’ingresso della citta. Un costruzione molto particolare progettata dal grande architetto Canadese Frank Owen Goldenberg (nel 1954 cambiò il cognome in Gehry) e fu’ aperto al pubblico nel 1997. E’ stato anche fonte di critiche per l’elevato costo tutto a carico della regione Basca ma ora e’ una calamita di turismo a livello Internazionale.
Come sfortuna vuole non si trova un campeggio disponibile per noi poveri offroader quindi dirottiamo verso la periferia dove troviamo un Hotel con tanto di centro benessere incluso ehehhe a volte ………………
L’indomani visita al Museo che meriterebbe una giornata intera tante e varie sono le opere al suo interno ma da vedere c’e’ ancora molto e il tempo purtroppo non basta mai. Via quindi verso Cajo Vejo la parte vecchia della citta’ molto affascinante e sicuramente piu’ viva di sera che di giorno. Numerosi palchi sono allestiti nella varie piazze ma dobbiamo proseguire. Giungiamo fino al famoso ponte di Vizcaya sul fiume Nervion. Una struttura geniale progettato da Alberto Palacio nel 1893 uno dei discepoli di Eiffel. E’ una struttura in ferro e la sua particolarita’ risiede nel sistema di trasporto da una parte all’altra del fiume. Dispone di una piattaforma che puo’ contenere fino a 6 auto per volta e scorre attaccata a dei cavi che la spostano da una parte all’altra delle rive. In questo modo il passaggio anche di grandi navi non viene compromesso. In alto sulla cima dei due piloni c’e’ una passerella panoramica da urlo…..grandioso panorama con vista sulla citta’ e sul golfo adiacente.Alla fine non ci resta che rientrare via autostrada in Francia quindi dopo un’altra sosta in campeggio via verso l’Italia attraverso il traforo del Frejus.
Questo viaggio e’dal punto di vista fuoristradistico semplice ma con interessanti scorci di vita rurale Spagnola e relativa cucina…..Fattibillle anche con un suv a patto di mettere nel conto qualche striatura in piu’ sulle fiancate.
Qualche info in piu’:
Lunghezza per quanto riguarda il tratto a roadbook 577Km
Su piste 335Km
Periodo consigliato viste le altitudini da Giugno a Ottobre
Altitudine max 2100 mt
Per Maggiori info contattare il club
Alle prossime
Piermario Nereo Manuela e Francesca