Slovacchia, questa sconosciuta.
Un viaggetto in off road di 6 giorni in Slovacchia, ma che roba e ??? Questo ci chiedevano gli amici prima di partire. Anche noi eravamo un po’ incerti circa il viaggio, ma allo stesso tempo curiosi.
Di tutto potevamo aspettarci, fuorchè di trovarci in un paese che, posto nel bel mezzo della ricca Europa, vive ancora un po’ come nel passato.
A parte la capitale Bratislava con il suo castello, il centro storico sfavillante, le botiques, i negozi di souvenir per i turisti e gli Hotel a 5 stelle, il resto del paese è piuttosto rurale. Non che questo sia un male, sia chiaro, anzi ! Così è capitato spesso di essere immersi nella natura e isolati per molte ore durante il viaggio! Durante il nostro girovagare abbiamo incontrato spesso anche molti animali selvatici lungo la strada, come caprioli, volpi e falchi, che ci hanno tenuto compagnia.
Una strana atmosfera aleggiava quando siamo entrati nel paese passando da Komarom in Ungheria, transitando per un antico ponte sul Danubio blu, ponte che ancora raccontava il passato periodo comunista, con tanto di garitte e postazioni militari in disuso, che riportavano alla mente qualche film di spionaggio visto in TV.
Il percorso si è poi rivelato tranquillo, purtroppo per noi, e con tanto inevitabile asfalto. Poi piu avanti abbiamo attraversato villaggi, campi coltivati e incontrato i primi monti, guidando lungo sentieri usati per il taglio della legna e vecchi percorsi non più in uso. Qualche divagazione fuoristradistica lungo il percorso non è mancata, merito anche di una notte di temporale che ha reso alcuni tratti molto fangosi.
Note positive:
Ci sono alcuni luoghi della Slovacchia completamente sconosciuti al turismo internazionale che meritano sicuramente un viaggio nel paese e una visita:
Le grotte di ghiaccio di Dobsin (Dobsinska Ladova Jaskyna), patrimonio dell’UNESCO:
Lasciati i fuoristrada al parcheggio (a pagamento) si sale a piedi su un sentiero nella montagna e si entra in una grotta, (a pagamento), con tanto di passerelle ed illuminazione elettrica ad effetto! Niente di strano, se non fosse che la temperatura è costantemente sotto lo zero e la grotta è ricoperta di ghiaccio perenne. La prima mappa della famosa grotta fu realizzata nel 1871, e in quel luogo si tennero negli anni 1893-1909 festività estive con addirittura uno spettacolo di pattinatori su ghiaccio. Karol Divin, uno dei migliori pattinatori del mondo negli anni ‘50 e ’60, era solito frequentare regolarmente la grotta ghiacciata, una delle quaranta del genere in Slovacchia. Per tutto il percorso guidato si cammina nel ghiaccio, ghiaccio ovunque, sopra, sotto e di lato. Incredibile ad Agosto !
Il castello di Spis (Spissky Hrad) sito dell’UNESCO:
Il Castello è il più grande complesso fortificato medievale in Europa centro-orientale, insieme alla piccola cittadina di Spišské Podhradie (con case borghesi tipiche di età rinascimentale e barocca), la Chiesa di Spišská Kapitula, risalente al XIV° secolo. Nel bel mezzo della campagna su una rocca si erge il castello da cui si ha una vista magnifica sul sottostante paese e sulla campagna circostante. Di notte è sapientemente illuminato con effetti da cartolina. All’interno c’è un piccolo museo, le stanze della tortura e la storia di tutti i nobili proprietari del castello, dalla sua costrusione al decadimento. Merita una visita.
Brevi considerazioni sul viaggio:
note negative:
le persone che abbiamo incontrato negli alberghi e ristoranti, a parte alcune eccezioni, hanno dimostrato poca, per non dire nessuna, capacità di trattare con il turista o l’ospite straniero e di essere molto impreparati a farlo. Non avevamo prenotato niente, questo è vero, ma un minimo di considerazione per il cliente che porta comunque moneta mi sembrerebbe doveroso!
Sembra che il fatto di chiedere “avete camere libere ?” da parte di un turista sia una cosa molto rara in Slovacchia! Tutte le volte che pronunciavamo la formula magica ci veniva risposto che, no, non ne avevano di libere, ma che avrebbero telefonato al “Boss” e chiesto a lui se sapeva qualcosa di più. Dopo circa una mezzoretta di telefonate all’introvabile boss, nonostante la struttura fosse desolatamente vuota, ci veniva detto che era tutto prenotato e di riprovare “domani”.
Quindi consiglio a tutti, se pensate di visitare il paese prenotare prima !
Benchè fossimo ben attrezzati per la vita da camping, abbiamo scoperto che i campeggi in Slovacchia sono inesistenti, o per lo meno molto rari! A parte Bratislava, ne abbiamo trovato uno per caso, (ex camping comunale) vicino ad un bellissimo lago, ma aimè abbandonato da alcuni anni, fruibile da tutti ma senza alcun servizio, eccetto per i 2 miseri wc chimici che non venivano svuotati e puliti da mesi, vi lascio immaginare l’effetto… E dire che che la coppia di turisti Olandesi coraggiosamente accampati all’entrata ci avevano avvisato !
Nel complesso un viaggio tranquillo, alla scoperta di un paese nuovo, alla portata di tutti. Fuoristrada a livello facile.